ACCOUNTABILITY DELLA MISSIONE DELL’UFFICIO DEL COMMISSARIO AL 30 GIUGNO 2018

ACCOUNTABILITY  DELLA MISSIONE DELL’UFFICIO DEL COMMISSARIO  

AL  30 GIUGNO 2018

L’Italia nel dicembre 2014 è stata condannata e sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea per la presenza sul territorio nazionale di 200 siti di discariche abusive dopo un procedimento di infrazione iniziato nel 2003.

Ad oggi dopo tre anni e mezzo il nostro Paese ha bonificato o messo in sicurezza 132 siti permanendone ancora 68 da regolarizzare, di cui 65 assegnati al Commissario, con la conseguente riduzione della sanzione semestrale da 42.800.000 del 2014 agli attuali 14.200.000 da corrispondere all’Unione Europea ogni sei mesi.                                                                                                                                                                                                  

Per questi compiti il Governo su proposta del Ministro dell’Ambiente ha nominato  il 24 marzo 2017 il Gen. B. CC Giuseppe Vadalà Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, al quale sono stati affidati con due successive delibere del Consiglio dei Ministri gli 80 siti da porre in sicurezza attraverso l’apporto di una squadra dell’Arma dei Carabinieri.

La task force messa a disposizione dall’Arma è composta da nove militari, di cui tre Ufficiali e ha sede presso il Comando Unità Forestali Ambientali Agroalimentari di Roma – C.U.F.A. – che supporta la missione del Commissario per gli aspetti logistici e amministrativi.

 

Dal 24 marzo l’Ufficio del Commissario nelle due semestralità del 2017 (5^ e 6^) ha regolarizzato 15 siti di discarica abusivi con un risparmio di penalità dell’Italia da corrispondere alla UE di 3.000.000,00 su base semestrale e € 6 ML su base annuale e quindi ottenendo la riduzione dagli 80 siti originariamente assegnati ai 65 attuali da regolarizzare.

In questo primo anno di attività l’Ufficio del Commissario ha svolto la propria azione secondo due direttrici principali: ) promozione e coordinamento degli iter amministrativi dei lavori da svolgere con le Regioni e i Comuni attraverso le stazioni appaltanti; ) analisi dei contesti operativi per la prevenzione degli illeciti; per la 1° direttrice sono state svolte 172 riunioni con le Regioni, con i Comuni e le altre Istituzioni (59 in sede e 113 fuori sede) e il Commissario ha effettuato 77 incontri istituzionali e 35 incontri relativi a convegni, conferenze ed eventi stampa; per la seconda direttrice sono stati predisposti e inviati 15 differenti rapporti alla Magistratura per 10 differenti Procure della Repubblica territorialmente competenti, individuando 110 fattispecie di reato contro la P.A., 8 per inquinamento ambientale, 7 per omessa bonifica e 3 per traffico illecito di rifiuti, effettuando a tale scopo 98 sopralluoghi nei siti di discarica abusivi di cui ne sono stati attenzionati in particolare 30.

Per attuare queste attività sono state svolte dai militari dell’Ufficio del Commissario complessivamente, nel periodo 24 marzo 2017 – 30 giugno 2018, un totale di 322 missioni (56 in Calabria, 69 in Campania, 32 in Veneto, 18 in Toscana, 23 in Sicilia, 32 in Puglia, 52 in Abruzzo, 35 nel Lazio, 1 Sardegna, 1 Piemonte, 1 Emilia Romagna e 2 a Bruxelles) per un numero complessivo di giorni n. 417 di missione e con una spesa complessiva di € 35.600 per vitto, alloggio e indennità del personale, con una spesa di € 16.970 per carburante e di 4.750 per spese di manutenzione degli automezzi di servizio utilizzati.

Sono stati effettuati sino ad oggi ordini di pagamento sulla Contabilità speciale assegnata per tre differenti siti di Casalbordino (CH), Bellante (TE) e Taranta Peligna (CH) per la somma di € 1.300.000,00. 

A maggiore efficacia dell’azione svolta sono stati stipulati 16 Atti convenzionali di collaborazione con altrettante Istituzioni ed Enti, quali importanti strumenti normativi e di immediata applicazione operativa che di seguito si riportano:

  • 8 Protocolli d’Intesa con altrettante stazioni appaltanti (Sogesid, Invitalia, tre con i Provveditorati Interregionali alle Opere Pubbliche, rispettivamente, di Calabria e Sicilia, di Abruzzo Lazio e Sardegna, di Veneto Friuli e Trentino Alto Adige, Enti di Bonifica Consorziati dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica – ANBI, Azienda Speciale per il Porto di Chioggia – ASPO e Veneto Acque); altresì sono state confermate 6 intese con altrettanti Organismi territoriali (Stazione Unica Appaltante – S.U.A. di Vibo Valentia, ASMECOM – Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti con sede in Calabria, Centrale Unica di Committenza – C.U.C. del Basso Tirreno Cosentino, Centrale Unica di Committenza – C.U.C. di Lesina, Centrale Unica di Committenza – C.U.C. di Sannicandro di Bari, Centrale Unica di Committenza – C.U.C. di Paternò) che svolgono funzioni di Centrali di Committenza/Stazioni appaltanti;
  • due Protocolli con altrettante Istituzioni scientifiche (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, Istituto di Ricerca sulle Acque – IRSA- del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR- di Bari);
  • un Protocollo con la Procura di Benevento;
  • un Protocollo con la Fondazione Caponnetto di Firenze;
  • un Protocollo di Legalità con il Ministero dell’Interno;
  • un Protocollo con Confindustria;
  • un Protocollo con l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali;
  • un Protocollo con la Società MaidireMedia – Ricicla TV.

Sono in fase di sigla i Protocolli con il Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente (SNPA – ISPRA/ARPA) e con l’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE.

Il 1° giugno 2018, a conclusione della 7^ semestralità, sono stati trasmessi alla Commissione Europea - DG Ambiente i 13 dossier relativi alla regolarizzazione di altrettanti siti, con un risparmio, una volta confermati gli esiti, di € 2.600.000,00 su base semestrale e di € 5.200.000,00 su base annuale.

E’ stata predisposta la II Relazione semestrale sulla bonifica dei siti di discarica abusivi oggetto della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2 dicembre 2014 (Causa n. C 196/13), redatta ai sensi del D.L. 24.06.2016, n. 113, art. 22, comma 6, convertito in Legge con modifica dalla Legge 07.08.2016, art. 1, comma 1, che è stata consegnata il 2 luglio u.s come previsto dalla norma ai Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e a quello dell’Economia e delle Finanze, alle Commissioni 13° del Senato (Territorio,  Ambiente e Beni ambientali) e a quella della Camera dei Deputati (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici).

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