IMPORTANTE PUNTO DI PARTENZA PER IL CONTRASTO DEGLI ILLECITI DI SMALTIMENTO

“Oggi è stato un considerevole punto di partenza per l'avvio di una proficua collaborazione
con l’Autorità Giudiziaria competente sul territorio di interesse. L’ampia discussione ha evidenziato l’opportunità di attivare un'interlocuzione e un coordinamento costante”
(Gen. Giuseppe Vadalà)

 
Napoli, 11 aprile – Il Commissario unico Gen. B. CC Giuseppe Vadalà, presso la Sala riunioni della Procura generale, ha partecipato all’incontro con il Procuratore Generale e i Sostituti Procuratori Generali addetti al Gruppo tutela Ambiente, nonché i Procuratori della Repubblica, o loro delegati, delle Procure di Napoli S. Maria C.V., Napoli Nord e Nola.

In apertura, il Generale Vadalà ha illustrato i contenuti del recente DL 14 marzo 2025, n. 25 che gli ha affidato poteri e compiti specifici per il risanamento dell’area denominata “delle aree contaminate di Napoli e Caserta”, in particolare, il Commissario si occuperà di “fotografare” lo stato attuale degli interventi e delle iniziative -già programmate- in tema di bonifiche e risanamento ambientale e di individuare gli ulteriori interventi -in una prospettiva di medio-lungo periodo- con la stima delle risorse finanziarie necessarie, predisponendo anche un piano di comunicazione ed informazione ai cittadini delle comunità interessate.

L'incontro ha rappresentato un punto di partenza per l'avvio di una collaborazione del Commissario con l’Autorità Giudiziaria competente sul territorio di interesse, propedeutica per le opere da realizzare e ai fini preventivi per la sicurezza degli appalti e delle spese. I magistrati presenti hanno fornito dati e informazioni utili alla struttura commissariale, segnalando l’opportunità di attivare un'interlocuzione e un coordinamento costante. 

Tutti i magistrati presenti hanno segnalato la assoluta necessità di mettere in atto strategie condivise volte ad individuare le aziende committenti degli smaltimenti in superficie che difficilmente si riescono ad identificare, la necessità di individuare le aziende produttrici che si affidano alle filiere criminali per lo smaltimento dei rifiuti.

Tutti hanno concordato sulla necessità di un impegno significativo di risorse umane e materiali per poter contrastare con continuità il fenomeno senza ridursi ad interventi tampone.
Il Procuratore generale ha concluso l'incontro: “Evidenzio la necessità di un fotte impulso alle indagini per il contrasto dei crimini ambientali con un attento e proficuo coordinamento tra gli uffici inquirenti interessati e il Commissario anche al fine di usufruire di strumenti di investigazione più avanzati e poter impedire infiltrazioni malavitose anche nella fase di bonifica.”

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