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Dal 9 agosto è in vigore il DL 116/2025: inasprite sanzioni per tutelare l’ambiente

Pene più severe per chi inquina e primi 15 milioni di euro per le bonifiche al Commissario Vadalà.

Sono i due aspetti centrali del decreto legge nr. 116 approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che introduce misure straordinarie per “contrastare i reati ambientali e restituire legalità ai territori colpiti da roghi e traffici illeciti di rifiuti, tutelando la salute pubblica e l’ambiente”. Il Dl è stato proposto dal Presidente Giorgia Meloni, dai Ministro della giustizia Carlo Nordio, dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin e dell’interno Matteo Piantedosi.

Il provvedimento, si legge in una nota del Governo, mira a contrastare i reati ambientali e a tutelare maggiormente la salute pubblica e l’ambiente. Si introduce la possibilità di arresto in flagranza differita anche per i reati ambientali più gravi, come disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti. Vengono rafforzate le pene per l’abbandono e la gestione non autorizzata di rifiuti, con misure accessorie come la sospensione della patente, il fermo del veicolo e l’esclusione dall’Albo dei gestori ambientali per le imprese non in regola.

Per contrastare l’abbandono di rifiuti da veicoli sarà possibile utilizzare anche immagini di videosorveglianza. Inoltre, si prevede l’amministrazione giudiziaria delle aziende coinvolte in attività inquinanti, soprattutto se legate alla criminalità organizzata. Sono stanziati 15 milioni di euro per il 2025 per la rimozione dei rifiuti e l’avvio delle attività di bonifica, che saranno successivamente integrati con ulteriori risorse per bonifiche e messa in sicurezza in capo alla struttura del commissario unico alle bonifiche.

Gilberto Pichetto Fratin e Vannia Gava, Ministro e Vice ministra all’Ambiente, affermano che “con questo provvedimento lo Stato alza il livello di guardia su un territorio martoriato. Per accelerare il risanamento serviva un inasprimento delle pene. Questo decreto afferma con forza che chi inquina paga, senza sconti. È un segnale chiaro dello Stato a tutela dei cittadini e dei territori”.

Ecco alcuni punti chiave del D.L. 8 agosto 2025, n. 116:

  • Ampliamento dei reati ambientali:
    Il decreto modifica la disciplina dei rifiuti, intervenendo su fattispecie penalmente rilevanti e introducendo nuove sanzioni. 
  • Responsabilità degli enti:
    Vengono introdotte novità riguardo la responsabilità degli enti (responsabilità 231) per i reati ambientali. 
  • Finanziamento delle bonifiche:
    Prevede l'assegnazione di fondi al Commissario Unico per finanziare le attività di rimozione dei rifiuti e avviare le bonifiche, con stanziamenti specifici per il 2025. 
  • Miglioramento dei modelli organizzativi:
    Impone alle imprese un aggiornamento dei modelli organizzativi al fine di rafforzare le mappature, i controlli e la formazione per prevenire il rischio di illeciti.