REPORT SULLE INFILTRAZIONI ILLEGALI NEL SETTORE DELLE BONIFICHE

 Il settore delle bonifiche e delle messe in sicurezza rappresenta un’attività che attira l’interesse delle organizzazioni criminali in quanto comparto che utilizza in modo massivo risorse pubbliche e le cui attività non richiedono, per esempio per il movimento terra, un minore uso di tecnologia e di attività specialistiche. Da anni il compartimento ambiente cerca di creare strumenti per scongiurare l’incombenza della malavita nei procedimenti operativi e nelle gare d’appalto, diversi sono stati gli interventi anche del legislatore.

Al fine di comprendere in maniera più dettagliata il fenomeno e cercare di capirne dal basso (bottom up) le dinamiche, è stato predisposto in concorso con l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali un questionario inviato alle società iscritte. Dall’analisi della raccolta dei dati è emersa una  reale percezione “diretta” dei soggetti del settore sui  fenomeni di infiltrazione criminale nel comparto e nelle dinamiche dello stesso. Sebbene la percezione degli operatori sia abbastanza positiva, almeno rispetto ad altri settori e il rischio di corruzione e malaffare su livelli accettabili, non di meno sono stati tratti elementi utili a definire in modo più chiaro quali possano essere gli strumenti e le leve su cui agire per migliorare la legalità del comparto. Sotto questo aspetto, ogni informazione ottenuta dagli operatori in modo riservato e volontario si è quindi rivelata utile a redigere un quadro abbastanza attendibile sullo stato di salute del settore e della percezione che ne hanno gli operatori, soprattutto in merito  allo stato di regolazione e ai rischi pratiche opache/illegali, è questo l’argomento principale  oggetto di analisi del rapporto integrale sull’infiltrazioni nel settore delle bonifiche in ambito nazionale.

Tale Report mira ad individuare il filo comune che caratterizza le proiezioni illegali, elaborando,  per la prima volta, un profilo di rischio qualitativo per le bonifiche utile a intercettare i punti di criticità <red flag> mutuando una metodologia già in uso da ANAC. Nelle conclusioni del documento si suggeriscono anche linee guida, criteri ed indicazioni di sistema di gestione dell’intera procedura agli operatori del settore, quali ad esempio: un coordinamento nazionale attività di bonifica, delle procedure specifiche per i controlli sulle fasi della bonifica, la redazione di un’accountability regolare e il controllo cadenzato delle tempistiche.

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