Delibera DPCM del 22.11.2017 assegnazione ulteriori 22 discariche commissariate

SEGRETARIATO GENERALE

DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO AMMINISTRATIVO UFFICIO AFFARI GENERALI ED ATTIVITA' POLITICO-AMMISTRATIVO

SERVIZIO AFFARI AMMINISTRATIVI E VIGILANZA

Presidenza del Consiglio dei Ministri

DICA 0000669  P-4.8.1.4.1

del 11/01/2018

 

18671941

Al Gen. B.CC. Giuseppe Vadalà 

Via San Domenico n. 3

50133 Firenze

Al Ministero del l 'ambiente  e della tutela del territorio e del mare.

Ufficio legislativo

Via Cristoforo Colombo n. 44

00147 Roma

OGGETTO:     delibera  del  Consiglio  dei  ministri  adottata  nella  riunione  del  22  novembre  2017.

Nomina a Commissario straordinario.

Si trasmette la copia conforme della delibera del Consiglio dei  ministri,  adottata nella riunione del 22 novembre 2017, debitamente vistata e registrata dai competenti organi di controllo, con la quale, a decorrere dalla data del provvedimento, è stato nominato, ai sensi dell'articolo 41, comma 2-bis, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il Commissario straordinario con il compito di realizzare tutti gli interventi necessari  all'adeguamento  alla vigente normativa delle discariche di cui all'allegato A, come specificati nell'allegato medesimo, che costituisce parte integrante del provvedimento.

IL CAPO DIPARTIMENTO

(cons. Annalisa Cipollone )

CORTE DE I CONTI

0034187-04/12/2017-SCCLA-PCGEPRE-A

VISTI gli articoli 117, quinto comma, e 120, secondo comma, della Costituzione, relativi all'esercizio del   potere   sostitutivo del Governo;

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri";

VISTO l 'articolo 8, commi I e 2, della legge 5 giugno 2003, n. 131 , concernente la disciplina generale dell 'esercizio del potere sostitutivo da parte del Governo, ai sensi del citato articolo 120 della Costituzione;

VISTO l'articolo 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

relativo all'esercizio del potere sostitutivo del Governo nei casi di mancata attuazione di atti dell'Unione Europea;

VISTI gli articoli 196 e 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, contenente "Norme in materia ambientale":

VISTO, altresì, l 'articolo 250 del citato decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che prevede, tra

l'altro, che "Qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal presente titolo ovvero non siano individuabili e non provvedano né il proprietario del sito né altri soggetti interessati, le procedure e gli interventi di cui all'art. 242   sono realizzati d'ufficio dal comune territorialmente competente e, ove questo non provveda, dalla regione, secondo l'ordine di priorità fissato dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate, avvalendosi anche di altri soggetti pubblici o privati, individuati ad esito di apposite procedure ad evidenza pubblica";

VISTA la sentenza della Corte di giustizia dell 'Unione europea del 26 aprile 2007, nella causa C- 135/05, che ha condannato la Repubblica italiana per esser venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi degli articoli 4, 8 e 9 della direttiva 75/442/CEE del Consiglio delle Comunità europee, come modificata dalla direttiva 91/156/CEE, nonché dell'articolo 2, paragrafo 1 , della direttiva 91/689/CEE, relativa ai rifiuti pericolosi, e dell'articolo 14, lettere dalla a) alla c), della direttiva 1999/31 /CE, relativa alle discariche di rifiuti;

VISTO l 'articolo 10 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.116, concernente, tra l 'altro, l 'attribuzione di poteri per la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico ai Presidenti delle regioni o a i Commissari ad acta nominati in vece d i questi ultimi;

VISTA la sentenza della Corte di giustizia dell 'Unione europea del 2 dicembre 2014, nella causa C-196/13, con la quale la Repubblica italiana, non avendo adottato tutte le misure necessarie a dare esecuzione alla sentenza del 26 aprile 2007 nella richiamata causa C-135/05, e venendo meno agli obblighi di cui all 'articolo 260, paragrafo I del TFUE, è stata condannata a versare alla Commissione europea, a partire dal giorno della pronuncia e fino alla data di esecuzione della citata sentenza C-135/05, una penalità semestrale calcolata, per il primo semestre, in un importo iniziale fissato in euro 42.800.000, dal quale detrarre euro 400.000 per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi, ed euro 200.000 per ogni altra discarica contenente rifiuti non pericolosi, messe a norma conformemente alla medesima sentenza;

VISTO il decreto legge 24 giugno 2016, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016, n. 160 recante "Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio", ed in particolare l'articolo 22, il quale prevede che, al fine di garantire la dotazione finanziaria necessaria per la realizzazione degli interventi attuativi della richiamata sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 2 dicembre 2014, tutte le risorse finanziarie statali destinate, a qualsiasi titolo, alla messa a norma delle discariche abusive oggetto della predetta sentenza di condanna, e non impegnate alla data di entrata in vigore del citato articolo 22, ancorché già trasferite alle amministrazioni locali e regionali o a contabilità speciali, sono revocate e assegnate al Commissario straordinario nominato ai sensi del comma 2-bis dell'articolo 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, su specifico conto d i contabilità speciale, intestato al Commissario medesimo, presso la Sezione di tesoreria provinciale dello Stato di Roma, ai sensi degli articoli 8 e 10 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367;

VISTA la delibera del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 24 marzo 2017, con la quale il Generale B. CC. Giuseppe Vadalà, dell'Arma dei Carabinieri, è stato nominato, ai sensi del l 'articolo 41, comma 2-bis, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, Commissario straordinario unico per la realizzazione degli interventi necessari all'adeguamento alla vigente normativa di 58 discariche già oggetto delle citate sentenze di condanna del la Corte di giustizia dell 'Unione europea del 26 aprile 2007 e del 2 dicembre 2014 per le quali il completamento delle opere di competenza degli enti locali risultava in forte ritardo;

VISTA la nota n. 15845 del 28 giugno 2017, con la quale il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, decorsi infruttuosamente i termini delle diffide per ulteriori 22 discariche indicate nell'elenco allegato alla nota, sentiti gli enti interessati, ha ritenuto necessario proporre l 'estensione del mandato commissariale del Gen. Vadalà anche a queste ultime;

RITENUTO opportuno, al fine di un miglior coordinamento delle azioni da intraprendere nei diversi ambiti territoriali considerati e attesa l'esperienza gestionale e amministrativa maturata, attribuire al Gen.B. CC. Giuseppe Vadalà l'incarico di Commissario straordinario per la realizzazione della messa a norma degli ulteriori 22 siti segnalati dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

CONSIDERATO che il mancato, ritardato o non completo adeguamento alla normativa vigente delle menzionate 22 discariche determina un grave pregiudizio agli interessi nazionali, nonché il pagamento di una ingente sanzione pecuniaria a carico della Repubblica italiana;

RITENUTO, pertanto, che, ai fini dell'adeguamento al le norme in materia attualmente in vigore delle discariche abusive site   nelle località di cui all'allegato A, è necessario realizzare tempestivamente gli interventi individuati per ognuna di esse;

VISTO il curriculum vitae del Gen. B. CC. Giuseppe Vadalà;

RITENUTO che il Gen. B. CC. Giuseppe Vadalà è in possesso di capacità adeguate alle funzioni da svolgere, avuto riguardo ai titoli professionali e alle esperienze maturate;

VISTA la dichiarazione rilasciata dal Gen. B. CC. Giuseppe Vadalà in ordine alla insussistenza di cause di inconferibilità e di incompatibilità, ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, nonché di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse per lo svolgimento dell'incarico in parola;

SENTITI i soggetti interessati, ai sensi del comma 2-bìs del richiamato articolo 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234;

VISTE le note di invito rivolte ai Presidenti delle giunte regionali delle regioni interessate;

SULLA PROPOSTA del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro dell 'ambiente e della tutela del territorio e del mare,

DELIBERA

Art. 1

I   In considerazione di quanto esposto in premessa, il Gen. B. CC. Giuseppe Vadalà, dell'Arma dei Carabinieri, a decorrere dalla data del presente provvedimento, è nominato Commissario straordinario, ai sensi dell 'articolo 41 , comma 2-bis, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, con il compito di realizzare tutti gli interventi necessari all'adeguamento alla vigente normativa delle 22 discariche di cui all'allegato A, come specificati nell'allegato medesimo, che costituisce parte integrante del presente provvedimento.

2. Ai sensi dell'articolo 41 , comma 2-ter, della legge 24 dicembre 2012, n 234, per tutta la durata del mandato il Commissario straordinario è autorizzato ad esercitare i poteri di cui ai commi 4, 5 e 6 dell 'articolo 10 del dl 24 giugno 2014, n. 91 , convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116.

3. Per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo, il Commissario straordinario si avvale del conto di contabilità speciale istituito ai sensi dell'articolo 22 del decreto-legge 24 giugno 2016, n.113, convertito, con modifìcazioni,dalla legge 7 agosto 2016, n. I60.

4. Il Commissario straordinario non ha diritto a gettoni, compensi, rimborsi di spese o altri emolumenti, comunque denominati. Dalla sua nomina non derivano ulteriori oneri a carico della finanza pubblica. La presente delibera sarà trasmessa ai competenti organi per il controllo e sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 22 novembre 2017

IL PRESIDE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

CORTE DEI CONTI

UFFICIO CONTROLLO ATTI P.C.M.

MINISTERI GIUSTIZIA E AFFARI ESTERI

   3 GENNAIO 2018    IL MAGISTRATO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI         SEGRETARIATO GENERALE

UFFICIO DEL BILANCIO E PER IL RISCONTRO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVO-CONTABILE

VISTO E ANNOTATO AL N. 2997/2017 ROMA, 29/11/2017

IL REVISORE    IL DIRIGENTE

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