I relazione semestrale 2017

Questa seconda relazione, rispetto alla prima, comincia a delineare in maniera più specifica il lavoro di costituzione della struttura commissariale e di creazione delle linee guida della condotta focalizzate ad un lavoro di equipe con tutti i soggetti nazionali in ambito bonifiche (Dipartimenti Regionali, Ispra, Arpa locali., INGV, Soggetti aggregatori e stazioni appaltanti)

La Sentenza comminata dalla Corte di Giustizia Europea all’Italia il 2 dicembre 2014 è stata originata in quanto in quegli anni si smaltiva, a volte, “per necessità” in modo irregolare in siti non idonei che oggi devono essere confinati definitivamente e chiusi completamente, restituendo questi territori alla collettività e riuscendo a chiudere per sempre una vicenda non più ripetibile e che ha provocato ingenti danni ambientali ed economici al nostro Paese.

Per questo, l’Italia avviò, già nel 1986, attraverso, i Carabinieri Forestale, così riorganizzati dal 1° gennaio 2017, il “1° Censimento delle cave abbandonate e delle discariche abusive” ripetuto poi negli anni successivi per altre quattro volte (1996, 2002, 2008 e 2016) perché si era compreso che accanto alla questione delle piogge acide, degli incendi boschivi, delle costruzioni abusive, il bosco, i territori montani e rurali, la natura, il paesaggio, il territorio nel suo complesso erano seriamente minacciati anche dall’eccessivo numero di discariche abusive e di cave abbandonate avviate in modo incontrollato.

La realizzazione nel 1988 di una pubblicazione specifica della “Collana verde”, dal titolo “Il 1° Censimento delle cave abbandonate e delle discariche abusive” dei Carabinieri Forestale, ad hoc predisposta, per evidenziare e sensibilizzare sull’azione di monitoraggio che era stata avviata dimostra come la questione fosse stata per tempo avvertita al fine della conoscenza del fenomeno, quale indifferibile servizio di tutela ambientale del nostro Paese.

La chiusura delle 57 discariche abusive, ora 51 dopo la bonifica delle prime 6 avvenuta con la 5° semestralità del 2 giugno 2017, affidate con nomina del Governo del 24 marzo 2017 (Decreto registrato alla Corte dei Conti il 18 aprile 2017) al Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale ha il significato di riaffermare questo principio: “per necessità” non è possibile smaltire in modo non idoneo e si deve provvedere quindi a rendere coerente il contesto irregolarmente manomesso, con la normativa prevista, attraverso l’azione di bonifica o messa in sicurezza. Con provvedimento recente il Consiglio dei Ministri ha affidato il 22 novembre 2017 ulteriori 22 siti al Commissario che si aggiungono ai 57 assegnati il 24 marzo 2017.

  L’obiettivo finale può essere raggiunto solo attraverso l’unione delle volontà e degli sforzi convergenti dell’Unione Europea, degli Enti Territoriali (Comuni, Province, Regioni), delle Istituzioni statali, della Magistratura, ma anche delle Associazioni.

L’impegno del Commissario, attraverso l’apporto del Governo, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e di quello decisivo dell’Arma dei Carabinieri che è intervenuta con proprie risorse umane, strumentali, economiche e logistiche per fare fronte a questa missione, è quello di bonificare e mettere in sicurezza le discariche e restituirle ai territori in tempi brevi e operando bene nell’interesse del nostro Paese e dell’Unione Europea che sollecita a risoluzione i Paesi Membri, in questo caso l’Italia, all’adeguamento delle difformità presenti.

         Per questi compiti è stato realizzato il sito web del Commissario grazie all’intervento (http://commissariobonificadiscariche.governo.it) prezioso della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il quale si intende pubblicizzare e sensibilizzare sulle attività e le operazioni avviate, convinti che la trasparenza, la conoscenza, la pubblicità delle azioni siano condizioni indispensabili per allargare la partecipazione delle Comunità di cittadini e delle Associazioni al fine di migliorare il processo decisionale dell’Ufficio del Commissario e avvicinare ulteriormente i cittadini alle Istituzioni per questo importante argomento. Il sito on line ripercorre sinteticamente la storia di questa vicenda, le attività e le funzioni proprie del Commissario e illustra nel dettaglio la situazione attuale e l’azione che si sta ponendo in essere per la risoluzione del caso attraverso il cronoprogramma, le foto e le cartine georeferenziate acquisite nel corso dei sopralluoghi effettuati dai militari dell’Ufficio del Commissario. Chiunque vorrà, potrà documentarsi sulla vicenda, sulla struttura dell’Ufficio del Commissario e sulle partnership che il Commissario sta intraprendendo con la sottoscrizione di specifici protocolli. Il sito è stato realizzato secondo l’architettura di quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri a cui vanno i ringraziamenti del Commissario e della propria struttura, in particolare, all’Ufficio Informatica e Telematica del Dipartimento per i Servizi strumentali della Presidenza per la collaborazione offerta.

 

In tal modo si intende quindi, oltreché corrispondere alle esigenze e ai dettami normativi della massima trasparenza al fine della regolarità dei processi e delle procedure, aprire e offrire a tutti i soggetti attori e collaboratori di questo processo ma soprattutto ai cittadini uno spazio di conoscenza, dibattito, scambio di esperienze, approfondimenti e controllo utile al caso affrontato.

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