iter procedimentale della sanzioneUE

nello schema è evidenziato l'iter amministrativo:

prima fase

2007 apertura della infrazione nei confronti dell'ìitalia per circa 400 siti

2013 apertura di una causa europea per mancato conseguimento delle direttive ue

2014 si attiva la sanzione in capo all'italia per 200 siti non ancora regolarizzati (per ogni semestre di infrazione: € 200.000,00 per ogni sito  più € 400.000,00 per ogni sito contenente rifiuti pericolosi)

seconda fase

2017 viene  nominato dalla presidenza del consiglio dei ministri il commissario che si attiva per la regolarizzazione dei siti.

terza fase (attuale)

2017 si crea una struttura in capo all'arma dei carabinieri per dare corso a quanto previsto dalla sanzione e rimuovere gli ostacoli, andando a soddisfare le richieste Ue di bonifica o messa in sicurezza delle discariche.

l'iter poi prosegue per il tramite della presidenza del consiglio dei ministri - struttura di infrazioni europee e poi per il tramite dell'ambasciata d'italia a bruxelles vengono inviati  i dossier di bonifica dei siti regolarizzati al vaglio e valutazione della commissione ue - direzione ambiente

trascorsi tre mesi dall'invio la commissione decide se accettare le richieste dell'italia e stralcia dall'infrazione i siti che ritiene regolarizzati e soddisfacenti le condizioni ambientali, sanitarie e economiche richieste in sede di sanzione.

ciò comporta il ricalcolo verso il basso e quindi il risparmio economiico della sanzione in capo all'italia (€ 200.000,00 per ogni sito regolarizzato a semesetre ed € 400.000,00 per ogni sito contenente rifiuti pericolosi)

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