“la necessaria prevenzione per l’uso dei fondi pubblici nelle bonifiche”
Il 4 giugno 2020 il Senato ha approvato nell’ambito del “Decreto Liquidità” l’emendamento presentato nelle settimane precedenti presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, d’iniziativa dell’On. Salvatore Micillo, e poi confermato anche al Senato con il parere della Commissione Antimafia e della Commissione Bicamerale d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti (Ecomafia), che riguarda il sistema delle “white list” cosiddette “ambientali” relative al settore delle bonifiche, dei rifiuti, della rigenerazione e del risanamento dei territori. E’ un dispositivo di legge che, è parere, migliora e innalza il livello di prevenzione della legalità in settori importanti per la vita economica del Paese e che colma una lacuna normativa in settori dove le infiltrazioni criminali e il consolidamento in quelle aree definite “grigie” inquinano la vita economica e sociale del nostro Paese. A far data dal 07.07.2020, a seguito dell’entrata in vigore dell'art. 4 bis del decreto legge 23/2020, convertito con modificazioni nella legge n. 40/2020,tutte le società che si occupano di “servizi ambientali” per partecipare ai pubblici appalti devono obbligatoriamente essere inserite nelle “white list” previste dalla Legge Anticorruzione. Fino ad ora infatti, nella tipologia di attività considerate “come maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa” indicate all'art. 1 comma 53 della Legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” non erano annoverate le attività della gestione degli impianti e delle discariche nonché quelle che si occupano di bonifiche, se non, per quanto riguarda il settore rifiuti, soltanto per le società di trasporto e smaltimento di rifiuti per conto di terzi.
Nel corso di questi 3 anni e 9 mesi di impegno nella missione sulle discariche abusive ci si è resi conto come sia necessario vigilare sulla legittimità e legalità in un settore, come quello dei rifiuti, particolarmente “interessante” per la criminalità organizzata. Si è sviluppato e messo a punto in questi anni un metodo di lavoro applicato alle bonifiche e creato una “Banca dati della Legalità” proprio per la salvaguardia del settore da infiltrazioni di tipo criminale. Tale sistema operativo è stato realizzato sulla base della sinergia con il Ministero dell’Interno con il quale, il 21 marzo del 2018 è stato siglato un Protocollo di Legalità che prevede per l’appunto proprio il controllo sulle ditte del settore delle bonifiche, sui subcontraenti e sui subappaltanti quindi una vigilanza preventiva operata anche a valle delle “white list”; il 7 novembre 2018 è stato firmato il Protocollo con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo per l’analisi congiunta di fatti, persone e compagini societarie che riguardano il settore delle bonifiche ambientali per anticipare la soglia di attenzione e prevenzione e potere dare un contributo informativo specifico in tale settore.