Realizzata litografia, a tiratura limitata, in occasione dei tre anni della missione del Commissario al fine di celebrare: i risultati, l’operosità e il lavoro sinergico di tutti gli attori sociali

La composizione riprodotta  è opera dell’artista Joyce Chiarella ( joyce.jm@tiscali.it ) che nel 2020 ha realizzato anche il disegno del prestigioso foglietto filatelico emesso dalle Poste Vaticane in occasione del 50° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra, istituita nel 1970 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per sottolineare la necessità della Conservazione delle risorse naturali della Terra. In effetti è proprio la “Terra” la chiave di lettura principale della figurazione, non a caso realizzata completamente in tonalità di bruno, tipico colore della tradizione pittorica italiana, nella quale non si parla quasi mai di marrone, bensì di “terre”.

Il disegno, ricco ed equilibrato, recupera e rappresenta in maniera simbolica i diversi aspetti e attori che, in sinergia con il Commissario e per effetto delle 41 bonifiche realizzate, hanno prodotto nel triennio 2017-2020 un triplice importante risultato:

  • far uscire l’Italia dalla procedura d’infrazione europea, con un risparmio di 34 milioni di euro;
  • restituire territori pregevoli alla collettività;
  • garantire sicurezza ambientale e tutela della salute nell’interesse del Paese e delle future generazioni : “La terra non cresce e proprio per questo, il suo futuro, sarà sempre più frutto del nostro impegno”.

Nello specifico, i molteplici dettagli che formano la composizione si strutturano in maniera armoniosa e significativa attorno all’allegoria femminile dell’Italia turrita, personificazione nazionale tipica dell’araldica civica che, nella corona muraria, è anche simbolo dei diversi territori comunali/regionali interessati dai siti commissariati. La donna, dall’espressione fiera ma al contempo composta e sobria, tiene fra le braccia un grande salvadanaio nel quale sono idealmente confluiti i risparmi (€uro) derivanti dalle azioni condotte dal Commissario di concerto con gli altri partner Istituzionali coinvolti e simbolicamente citati nei vari settori della fiamma uscente dalla granata dell’Arma che, benché opportunamente decostruita, resta riconoscibile tra le fronde di un albero fruttato per metà quercia (emblema di forza, fermezza e valore) e metà melograno (simbolo di unità, collaborazione e lavoro fecondo).

Il disegno si apre poi verso destra con il forte scatto prospettico di uno stormo di uccelli che quasi sorvegliano dall’alto una vasta porzione di paesaggio, vero protagonista di questo mandato che attraverso la messa in sicurezza dei siti, porta a intravedere un nuovo orizzonte di legalità, figurato graficamente dall’orizzonte del mare.

Nell’insieme, dunque, una poesia d’immagini pervasa da un senso di laboriosità (di cui l’ape, in angolo, è personificazione) quanto di previdenza fruttuosa (non solo monetaria, bensì di suolo), un ritratto evocativo di tanti significati custoditi da una cornice graduata d’ispirazione floreale che, richiamando alla memoria il pregio artistico degli antichi buoni fruttiferi, bene si lega al cartiglio recante il motto “Pan Metron Ariston”, ovvero: Tutte le cose, nella giusta misura, sono le migliori!

 

Queste le parole del Commissario: “sono certamente compiaciuto del lavoro raffinato realizzato da Joyce, di cui già da tempo conosco le doti e la bravura artistica, ma sono  ancora più orgoglioso perché è riuscita, in pochi ed  eleganti tratti, a delineare gran parte degli aspetti di questa missione: la volontà di lavorare sodo, l’operosità di tutti i soggetti coinvolti, l’assistenza essenziale dell’Arma dei Carabinieri, gli sforzi condivisi verso un unico obiettivo”.

 

Continua: “Nell’opera si può leggere l’impegno sinergico per il superamento di un gravoso problema nazionale ma soprattutto la salvaguardia del nostro ambiente e la tutela della natura.  L’esecuzione della litografia (a tiratura  limitata)  è un modo per definire la nostra missione nel suo scorrere inesorabile del tempo nonché della sanzione, sono infatti già passati 3 anni dalla nomina, ed è certamente anche un modo per guardarsi indietro e vedere ciò che è stato fatto poiché siamo oltre la metà (41 su 81) dei siti bonificati ed espunti dalla procedura sanzionatoria europea. Così, al medesimo tempo, possiamo traguardare a ciò che verrà ed al lavoro che ci attende, questa opera pregevole vuole essere infatti anche da sprono per il prossimo futuro e per l’impegno che metteremo nel raggiungere gli obiettivi che ci sono stati assegnati”.

 

Conclude: “l’ equilibrio del disegno e di tutti gli elementi in esso contenuti, ben rappresenta gli sforzi da sostenere al fine di preservare il territorio da ogni forma di deturpazione, poiché siamo consapevoli che la terra non cresce e sta a noi difenderla e preservarla per le generazioni future”.

 

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