“Sul fronte delle bonifiche delle aree inquinate c'e' un investimento crescente che evidenzia altrettanta attenzione soprattutto in termini di risorse umane ed economiche". Ciò si è verificato anche in questa legislatura e nel susseguirsi dei Governi, ed è un dato di fatto fortemente rilevante che non solo va registrato ma è di grande utilita'"
Roma, 16 apr. - "Sappiamo bene che risanare il territorio, restituirlo e recuperarlo a vari utilizzi e' una delle cose piu' importanti e degli obiettivi principali della nostra missione" queste le parole del Generale dei Giuseppe Vadala', Commissario di Governo per la Bonifica delle discariche abusive, partecipando al convegno 'Siti Contaminati. Le procedure di caratterizzazione e bonifica alla luce del Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76' organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi e da RemTechExpo.
“Nel risanamento dei siti inquinati al fine di completare le messe in sicurezza e portare a termine la bonifica con la restituzione del territorio alle collettività, sono utili diversi strumenti operativi: strutture di coordinamento regionale o nazionale, in primis di ausilio ai Comuni che in molti casi non ce la fanno dal punto di vista della loro dotazione di figure tecniche. Coordinare, discutere, agire insieme e operare in ausilio ai responsabili tecnici (RUP) dei Comuni e' essenziale per condurre a termini lavori specialistici, dove la professionalità è fondamentale".
Spiega il Generale Vadalà “Serve poi un'accelerazione violenta sull’operatività oltre che una semplificazione e una dotazione che va dagli strumenti ai fondi. Dal nostro punto di vista come operatori in campo da quattro anni, per fare bene e poter operativamente agire al fine di conseguire i risultati di bonifica, uno dei primi punti e' lavorare insieme, ed è proprio qui l'importanza dei professionisti, perché' senza qualità non ci sono risultati, e per la qualità servono gare per selezionare i migliori professionisti e ottimizzare i progetti".
Segnala il Commissario alle bonifiche: “ciò detto non si puo' portare a casa una buona bonifica se non c'e' una grande sinergia i soggetti coinvolti nei procedimenti: i Responsabili unici del procedimento (RUP) dei Comuni, il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA), le stazioni appaltanti (per esempio Centri Unici di Contratto). Perche' senza < un agire comune> non porteremo mai a casa buoni risultati ed in tempi consoni per le bonifiche".
Sul ruolo dei tecnici, precisa Vadala', "senza buoni professionisti privati e pubblici ci ritroveremmo caratterizzazioni, delle aree da bonificare, che non hanno centrato un obiettivo preciso di tempo, e ci troveremmo a dover ricominciare dopo anni".
Conclude il Commissario: “Quindi i rapporti tra professionisti, ARPA e privato devono funzionare e per funzionare devono dialogare, perche' se non avviene dall'inizio non avremmo risultato sperato",
Ufficio Comunicazione – Struttura di supporto al Commissario
Magg. CC Alessio Tommaso Fusco
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