Si rafforza in Calabria la sinergia istituzionale e tecnico-scientifica tra l’Arma dei Carabinieri, l’Arpacal ed il Commissario per le bonifiche delle discariche in infrazione UE. Oggi pomeriggio nella sede del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza, è stato consegnato ufficialmente all’Agenzia ambientale calabrese un drone di ultima generazione da parte dell’Arma dei Carabinieri.
L’idea dell’affidamento del drone ad Arpacal da parte dei Carabinieri è stata del generale Giuseppe Vadalà , Commissario per la realizzazione degli interventi per la bonifica delle discarica in infrazione UE, che ha promosso l’iniziativa. Presenti per l’Arpacal alla consegna del drone il direttore generale Domenico Pappaterra e il direttore scientifico Michelangelo Iannone, nonché il direttore del dipartimento provinciale di Cosenza Teresa Oranges, mentre in rappresentanza dell’Arma e del Commissario per le bonifiche il tenente colonnello Nino Tarantino .
Tecnicamente si tratta di un sistema SApR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto , ndr) professionale di ultima generazione, modello DJI, con strumentazione tecnologica utile per favorire il monitoraggio ambientale puntuale dall'alto, con la possibilità di aerofotogrammetria ad alta risoluzione; il drone andrà a completare il parco tecnologico già a disposizione dell'Agenzia. Il tutto, infatti, nasce da una collaborazione già precedente tra Arpacal e l’Ufficio del Commissario per l’assistenza tecnica alle procedure di approvazione e l’assistenza all'esecuzione delle operazioni di bonifica delle discariche abusive sotto infrazione UE.
“Ringrazio il Generale Vadalà – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra - che sta svolgendo un lavoro incredibile per portare a compimento il Piano delle Bonifiche dei Siti Regionali a lui assegnati, restituendo in alcuni casi le aree in condizioni ambientali migliori rispetto al passato. Colgo, inoltre, l'occasione per sollecitare al Governo la nomina del Commissario per il SIN di Crotone, che manca ormai da quasi tre anni e la cui assenza sta determinando gravissimi ritardi alle attività di risanamento di una delle città italiane più colpite dall'inquinamento industriale”.