Roma, 02 marzo 2023 – Il Consiglio dei Ministri con Decreto Legge del 24 febbraio 2023 n. 13 all’articolo 52 comma 2 ha disposto i fondi per la messa in sicurezza della discarica di Roma “Malagrotta”.
Il Commissario unico Gen. Vadalà a cui è stato nel affidato l’incarico, nel febbraio 2022, di adeguamento alla normativa del sito di discarica in pre-contenzioso europeo (EU PILOT 9068/16) può ora avviare le procedure di affidamento delle opere e indirizzare immediatamente il cadenzato cronoprogramma attuativo.
Lo stanziamento mira a porre nelle condizioni attuative il Commissario e la sua task force di Carabinieri, al fine di superare il contenzioso europeo, evitando una notevole sanzione pecuniaria e soprattutto, è dirimente per l’avvio delle lavorazioni e la messa in sicurezza delle aree della grande discarica di Roma.
La spesa economica di 250milioni di euro in favore del Commissario prevede uno stanziamento per trance “di euro 5.000.000 nell’anno 2023, di euro 55.000.000 nell’anno 2024, di euro 100.000.000 nell’anno 2025, di euro 65.000.000 nell’anno 2026 e di euro 25.000.000 nell’anno 2027” (cit. DL 24.02.2023 n. 52 art. 13 comma 2) ciò permetterà l’avvio delle due distinte procedure di appalto, già progettate nei mesi precedetti dall’operato del commissario, così disposte per:
- installazione del pacchetto isolante (capping provvisorio) con relativo emungimento dell’attuale percolato e del biogas,
- creazione del pacchetto di copertura del corpo rifiuti (capping definitivo) con consequenziale rifacimento del diaframma contenitivo (polder di oltre 6 km di perimetro), nonché ordinario trattamento dei liquidi di percolazione e del biogas, con puntuale stadio di analisi monitorativa.
Queste le parole del Gen. Vadalà: “Nel ringraziare le Autorità di Governo per lo sforzo fatto e la fiducia confermata, siamo pronti a rendere esecutivi i progetti già precedentemente redatti, per assicurare la piena messa in sicurezza della discarica. È un lavoro colossale, vista la quantità enorme di rifiuti, ed assolutamente necessario per la restituzione ai cittadini e al territorio di un’area completamente sanata”.
Conclude il Gen. Vadalà: “Sarà un processo cadenzato da un preciso cronoprogramma per giungere in maniera ottimale alla messa in sicurezza dei territori, un lavoro, come è nostro uso, sinergico con tutti i soggetti e di accordo con le autorità al fine di mettere a terra ed a regime ogni singola risorsa, perché non si può più aspettare e dobbiamo solo lavorare di grossa lena per la definitiva chiusura di questo problema della nostra bella capitale.”