Cronoprogramma al 01 MARZO 2023

La discarica di “Malagrotta” è un caso complesso e certamente è un sito di importanza fondamentale nel settore dei rifiuti in ambito regionale ma anche, tenuto conto delle dimensioni, a livello nazionale. Infatti, per superficie, quantità di rifiuti e stoccaggio degli stessi, è  il sito più esteso a livello europeo, si rimanda alle sezioni che seguono per una miglior definizione di dettaglio per la quale  si è cercato di redigere una cronistoria “generale” della stessa.

L’intervento si prefigge l’obiettivo di conformare ai dettami del D.Lgs. 36/2003 e ss.mm.ii. (e quindi alle direttive comunitarie) la gestione di chiusura e post-operativa della discarica, Iin particolare, si rende necessario: garantire l’efficacia e l’efficienza completa dell’ isolamento basale e perimetrale (polder) a garanzia della qualità delle acque di falda esterne al sito.

Complementare alla gestione del percolato è la realizzazione di un pacchetto di copertura sommitale e perimetrale che garantisca l’interruzione di fenomeni di percolazione delle acque meteoriche all’interno del corpo rifiuti; le modalità realizzative del capping dovranno inoltre essere tali da garantire la stabilità dei versanti del corpo discarica e l’impermeabilità degli argini regimando in ogni caso il decorso delle acque per incanalare i percorsi di corrivazione.

Su questo aspetto la discarica risulta ancora, per alcuni lotti, in una fase di “non stabilità” ovvero soggetta ad assestamenti topografici che non permetterebbero un intervento conclusivo definitivo ma renderebbero comunque attuabile un efficiente sistema di isolamento provvisorio che potrebbe comunque costituire un punto di partenza per l’intervento finale. Contestualmente sarà necessario controllare i flussi di biogas prodotti estraendolo tramite un sistema di raccolta e trattamento.

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