Nella procedura d’infrazione 2011/2215 – C- 498/17 relativa al mancato adeguamento e alla inefficace cessazione d’uso delle discariche (cosiddette “preesistenti”) e con la prodromica entrata in vigore della direttiva 1999/31/CE, l’Italia è stata condannata dinnanzi alla Corte di Giustizia UE il 21.03.19 per 44 siti ripartite in 5 regioni : 11 in Abruzzo, 23 in Basilicata, 2 in Campania, 5 in Puglia e 3 in Friuli Venezia e Giulia.
La sentenza di condanna della Corte di Giustizia riguarda discariche per le quali, al momento del giudizio, non erano stati completati gli interventi di chiusura prescritte dall’adeguamento del pacchetto di copertura nonché di altri elementi della citata. Gli obblighi derivanti dalla normativa comunitaria in termini di adeguamento o di chiusura delle discariche, autorizzate o in funzione al 16 luglio 2001, sono definiti dall’articolo 14 della direttiva 1999/31/CE, recepito nell’ordinamento giuridico nazionale con l’articolo 17 del decreto legislativo 13 gennaio 2003 n. 36. Dette discariche “preesistenti” avrebbero quindi dovuto, entro i termini più volte ribaditi dalla Comunità Europea, dare attuazione a quanto previsto dalla nuova legge entrata in vigore e, nel periodo transitorio di “avvio delle procedure di regolarizzazione”, porre le condizioni per la cessazione dell’attività di smaltimento dei rifiuti infatti la direttiva 1999/31/CE obbligava gli Stati membri ad “adottare le misure necessarie per far chiudere al più presto” le suddette discariche preesistenti.
Ricapitolando, gli interventi necessari alla completa esecuzione della sentenza di condanna sono relativi alla chiusura definitiva delle discariche in attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 13 gennaio 2003 n. 36 e del relativo allegato 1 che prevedono, sostanzialmente:
- la copertura definitiva della discarica,
- la realizzazione e la messa in opera di un sistema di regimazione delle acque,
- l’avvio del monitoraggio dell’impianto e delle matrici ambientali una volta completato l’intervento di chiusura.
In data 31.03.2021 con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (riunione del 31.03.2021) vengono affidati al Commissario Unico alle bonifiche, al fine di adeguare alla normativa vigente, 4 siti:
- 3 i siti in infrazione commissariati nella Regione Basilicata:
- Comune di Moliterno (PZ), in località Tempa La Guarella;
- Comune di Maratea (PZ), in località Montescuro;
- Comune di Tito (PZ), in località da Aia de' Monaci snc.
- 1 sito in infrazione commissariato per la Regione Abruzzo:
- Comune di Francavilla al mare (CH), in località Valle Anzuca;
- Comune di Francavilla al mare (CH), in località Valle Anzuca;
IN ALLEGATO IL DOSSIER AGGIORNATO AL 02 MAGGIO 2023