Loc. Mezzana la Terra in Comune di Ascoli Satriano (FG) - 9^ semestre

Richiesta di espunzione al 9° semestre successivo alla sentenza, con comunicazione alla Struttura di Missione Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Commissione UE il 02 Giugno 2019.

 

In data 20.11.2019, con  SM_ Infrazioni DPE 00001931 -P- del 20.11.209  della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Europee, è stata comunicata l’accettazione da parte della Commissione Europea del dossier di richiesta di espunzione,  il sito risulta quindi eliminato dalla procedura di infrazione con questa motivazione:

“Per quanto riguarda la discarica di Mezzana la terra – Ascoli Satriano (Puglia), dalla documentazione d’appoggio (determina del Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale n 119 del 28.05.2019 e i relativi allegati) risulta che la caratterizzazione del sito, effettuata una prima volta nel 2009, ha mostrato l’esistenza di un rischio dei contaminazione. L’analisi di rischio ha confermato la contaminazione da selenio nel suolo profondo e da manganese in falda. Poiché dalle analisi effettuate i rifiuti risultano essere ormai mineralizzati e non era stata riscontrata presenza di sacche di percolato o biogas, l’intervento dei messa in sicurezza permanente del sito più idoneo è apparso la realizzazione di un capping per isolare il corpo dei rifiuti e escludere l’infiltrazione da parte di acque metereologiche. Questo tipo di copertura esclude il rischio di lisciviazione dal suolo alla falda con conseguente contaminazione di quest’ultima derivante dal transito del selenio, mentre per contenere il rischio di contaminazione della falda da manganese è stato utilizzato un sistema di controllo dei pozzi utilizzati nella zona e di monitoraggio dell’uso irriguo. Pertanto, i lavori realizzati consistono in una copertura della discarica, nella regimazione delle acque meteoriche e nella realizzazione di un sistema di monitoraggio delle acque di falda. Non esiste una sorgente primaria attiva, dal momento che i rifiuti sono ormai inerti e in assenza di  fenomeni di dispersione neppure sorgenti secondarie attive. Secondo le Autorità italiane, l’intervento è mirato a garantire la compattezza strutturale del corpo rifiuti evitando dispersioni nell’ambiente e ad attuare il risanamento ambientale”.

 

Pertanto, sulla base delle informazioni fornite dalle Autorità italiane, alla luce delle analisi effettuate dall’organo responsabile per la protezione ambientale (ARPA), i servizi della Commissione concludono che questa discarica non rappresenta più un pericola per la salute umana e per l’ambiente. Per questo sito non è dunque dovuta alcuna penalità.

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