INFORMAZIONI DI BASE DEL SITO: discarica di malagrotta (RM)

INFORMAZIONI DI BASE DEL SITO

scheda geografica del sito di discarica di MALAGROTTA

La discarica di “Malagrotta” è un caso complesso e certamente è un sito di importanza fondamentale nel settore dei rifiuti in ambito regionale ma anche, tenuto conto delle dimensioni, a livello nazionale. Infatti, per superficie, quantità di rifiuti e stoccaggio degli stessi, è  il sito più largo a livello europeo, si rimanda alle sezioni che seguono per una miglior definizione di dettaglio per la quale  si è cercato di redigere un cronistoria “generale” della stessa.

  • Tra il 2003 ed il 2004 la produzione di rifiuti nella provincia di Romae il conseguente conferimento in discarica è aumentato del 6%: questa percentuale grava quasi interamente su Malagrotta, poiché gli altri tre impianti di smaltimento dei rifiuti della provincia, ovvero Albano LazialeBracciano e Guidonia, di cui peraltro uno in chiusura (Albano), non hanno un peso fondamentale nello smaltimento.
  • Nel 2004 così la discarica di Malagrotta avrebbe raggiunto la saturazione, tuttavia l'amministrazione regionale provvide ad ampliare il terreno della discarica.
  • La discarica di Malagrotta avrebbe dovuto chiudere il 31 dicembre 2007 in forza della normativa europea che vieta di conferire in discarica rifiuti allo stato grezzo: tuttavia il Governo ha autorizzato l'apertura della discarica fino al dicembre 2008 anche se il commissario straordinario per l'Emergenza Rifiuti del LazioPiero Marrazzo, ha prorogato, il 25 luglio 2007, l'apertura della discarica solo fino al maggio 2008.
  • In luogo della discarica, il gruppo CO.LA.RI. (Consorzio Laziale Rifiuti) di proprietà dello stesso Manlio Cerroni, e proprietario del sito di trattamento e smaltimento di Malagrotta, sta costruendo due gassificatori di CDR (combustibile derivato da rifiuti) a Malagrotta, la cui costruzione è stata decisa dalle ordinanze n°14 e 16 del 2005 firmate dall'allora Commissario Straordinario per l'Emergenza Rifiuti del Lazio Verzaschi.
  • Successivamente dissequestrato, al pari degli impianti di Colleferro, è stata in esercizio una linea di gassificazione ed in via di realizzazione altre due.
  • L'invaso di discarica è, al 2011, in esercizio in proroga, nonché oggetto di una procedura di bonifica per l'inquinamento delle acque sotterranee accertato dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio.
  • Nel marzo 2013 l'Italia è stata denunciata alla Corte di giustizia europea dalla commissione europea per l'ambiente in quanto parte dei rifiuti scaricati nella discarica non avrebbe subito il trattamento meccanico-biologico (TMB), richiesto dai regolamenti europei per ridurre la consistenza volumetrica dei rifiuti, e facilitare un loro eventuale recupero.[10][11]
  • La discarica è stata chiusa il 1º ottobre 2013 dal sindaco di Roma Ignazio Marino e dal governatore della regione Lazio Nicola Zingaretti.
  • Il 9 gennaio 2014 un reparto di uomini del NOE, guidato da Sergio De Caprio, noto come Capitano Ultimo, arresta sette persone, tra cui Manlio Cerroni e l'ex presidente della regione Lazio Bruno Landi, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. Il 5 novembre 2018 Cerroni e Landi sono assolti dall'accusa, ritenendo il Tribunale di Roma inesistente "l'illecito sistema di gestione dei rifiuti nel Lazio"

per maggiori informazioni vedere gli allegati qui di lato:

- SCHEDA GEOGRAFICA DEL SITO

- DELIBERA DI ASSEGNAZIONE AL COMMISSARIO

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