Presentati al Ministero dell’Ambiente per il tramite della Struttura di missione per le infrazioni europee della PCM, i dossier per l’espunzione di 4 siti “sanati”, ciò porterà un risparmio sulla penalità annuale in capo all’Italia di € 1.600.000,00
Roma, 02 dicembre 2022 – Il Commissario, con la collaborazione della Struttura di missione per le procedure d'infrazione alla normativa UE della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il concorso del Ministero dell’ Ambiente e della Sovranità Energetica (MASE), ha presentato alla Direzione Generale ENV. della Commissione Europea 4 dossier per certificare l’iter delle operazioni amministrative ed esecutive realizzate per adeguare alla normativa vigente, siti dislocati in 3 regioni, così come sotto elencato:
Per la regione Calabria:
- MORMANNO in provincia di Cosenza (CS)
- BIANCHI (territorio di Colosimi) in provincia di Cosenza (CS)
Per la regione Campania:
- TOCCO CAUDIO in provincia di Benevento (BN)
Per la regione Lazio:
- TEVI NEL LAZIO in provincia di Frosinone (FR)
Tre sono i principali requisiti richiesti dalla Commissione UE che occorre soddisfare per comprovare l’avvenuta messa a norma delle discariche interessate dalla sentenza ed in particolare:
- assicurare che nei siti in questione non siano più depositati rifiuti;
- catalogare e identificare i rifiuti pericolosi;
- attuare le misure necessarie per assicurare che i rifiuti presenti nei siti non mettano in pericolo la salute dell'uomo e l'ambiente.
In base ai dettami Europei l’Ufficio del Commissario sta procedendo alle operazioni di bonifica e messa in sicurezza dei siti in infrazione, le attività, in stretta sinergia con gli organismi Istituzionali e gli enti locali sono processate sulla base di un costantemente aggiornato cronoprogramma attuativo che ha prodotto, dopo 5 anni di lavoro, la messa in sicurezza di 69 siti (contando i 7 del giugno 2022 di cui si attende risposta ufficiale dalla UE e gli ulteriori 4 appena inviati a Bruxelles) su 81 commissariati. Con questa richiesta si risparmieranno ulteriori € 1.600.000,00 sulla sanzione per ciascun anno (€ 800.000,00 a semestre).
La sanzione semestrale partita nel 2014 da € 42.000.000,00 è oggi giunta a € 2.600.000,00 con i 11 siti proposti nell’ultimo anno.
Queste le parole del Commissario: <Il compito che eseguiamo giorno dopo giorno non è minimale perché corre contro il tempo e contro l’inquinamento delle aree. Ogni semestre operiamo per sdebitarci con i territori, costruendo con i soggetti locali, preziose opere ambientali e restituendo alle collettività le terre sanate. A livello nazionale invece la nostra missione corre sul binario dell’ economicità, riducendo la sanzione in capo all’Italia ogni sei mesi ed evitando di pagare ulteriori esborsi economici. Siamo verso la conclusione rimanendo ancora da porre in sicurezza 12 siti, sempre più ostici ma di cui siamo persuasi di conseguire entro la fine del 2024>.
Continua il Commissario: < La missione prosegue anche con l’inserimento della riduzione delle discariche della causa 196-13 nel Piano di resilienza nazionale (P.N.R.R.) che ci pone in maniera ancora più decisa un obiettivo temporale ben tracciato per i prossimi mesi.>
Conclude il Gen. Vadalà: <Gli sforzi profusi sono il prodotto del merito, della costanza e dell’impegno che possiamo conferire a più attori che con noi stanno coadiuvando, realizzando e promuovendo la buona riuscita della missione: in primis l’Arma dei Carabinieri, il Mase, le Arpa e l’Ispra, l’Uta di Napoli, e non ultima l’Amiu di Genova ma anche, in conclusione, i tanti volenterosi, preparati e positivi tecnici locali che con noi hanno collaborato per raggiungere questi risultati>.
Per avere maggiori informazioni soprattutto sui numeri raggiunti si può consultare la sezione apposita del sito al percorso: cruscotto operativo> punto di situazione > obiettivi raggiunti > 2022 > III trimestre
Al seguente link:
Ufficio Comunicazione – Struttura di supporto al Commissario
Magg. CC amm. RT Alessio Tommaso Fusco
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